Dal palco di “Seeds and chips”, il summit internazionale sull’innovazione alimentare, Barack Obama ricorda Expo e la visita di Michelle due anni fa, “la vera star”. Parla dell’Italia – “mi vedrete molto spesso da qui in poi” – e ricorda le vacanze con la moglie, ringrazia Matteo Renzi e anche l’ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, che aveva salutato poco prima per il suo impegno per l’Esposizione universale.
E lancia, con determinazione, il suo monito a Donald Trump su clima ed ambiente. “Se raccogliamo le sfide del futuro non c’è nulla che non possiamo fare – dice – dobbiamo ridurre carestia e malnutrizione, dobbiamo invertire la direzione in cui ci portano i cambiamenti climatici, dobbiamo lavorare per un mondo più sostenibile”.
Giovani e innovazione, i temi cari a Obama, nutrizione e sfide del futuro, imprescindibili dai cambiamenti climatici. Parole che Obama pronuncia proprio mentre il suo successore sta valutando se intende veramente, come ha promesso nella sua campagna elettorale, ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, una partecipazione che viene considerata una delle principali eredità di Obama. “Il cambiamento climatico continuerà ad avere un impatto sul nostro mondo, produrre energia sarà sempre più difficile e anche produrre cibo sarà sempre più difficile. Tutto questo avrà ripercussioni, molti rifugiati arrivano nei nostri paesi anche perché nei loro Paesi esiste un problema di derrate alimentari. Ottocento milioni di persone in tutto il mondo soffrono di malnutrizione, e le migrazioni non sono causate solo dalle guerre, ma anche dalla fame, che in certi casi è conseguenza proprio del cambiamento climatico”.
Nel suo discorso Obama ricorda, come avevano anticipato i media americani, come la leadership globale debba fare i conti con una delle sfide maggiori, i cambiamenti climatici e i conseguenti problemi alimentari in un pianeta sempre più popolato e con risorse sempre più scarse. Un discorso che, dopo quello pronunciato a Boston poche ore prima di partire per l’Italia – in cui ha esortato i democratici del Congresso a salire sulle barricate per difendere l’Obamacare, altro suo importante lascito che Trump sta cercando di smantellare – dimostra come, dopo i mesi di silenzio dopo l’addio alla Casa Bianca, Obama intenda assumere un ruolo in quella che ormai i democrat chiamano “la resistenza” a Trump.
Fonte: repubblica.it